domenica 2 novembre 2008

Una vita guidata dalla carità

E' un bel po' che non aggiorniamo il blog, due parole su cosa stiamo facendo prima di passare ad breve riflessione sulla commemorazione dei defunti di oggi. Dunque, siamo sempre qua, diciamo che ci stiamo concedendo un po' di riflessione, sia personale che guidata dalle catechesi sulle 10 parole tenute dai nostri amici francescani. E' un periodo che può essere prezioso se ben vissuto (lo dico più che altro per me, che ultimamente sono distratto da tante cose). Intanto si è insediato il nuovo arcivescovo: mi sa che prossimamente ci faremo un giretto in curia... ;-)
Bene, adesso veniamo alla giornata di oggi. Sono rimasto molto colpito dal vangelo (chissà quante volte l'avrò sentito, ma oggi mi ha parlato in modo particolare) e dalle parole pronunciate dal mio parroco durante l'omelia. Il vangelo di oggi (Mt 25, 31-40) è un invito forte a vivere una vita di carità:
"ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi"
[...]
"ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
E' davvero un invito a non lasciarsi prendere dagli egoismi, ad aprirsi all'altro concedendo sé stessi in gesti di amore gratuito, proprio come Cristo ci ha mostrato. Adesso sono distratto da varie cose, come dicevo, ma credo che in questo sia il segreto per la vera gioia. Mi tornano in mente le parole di una persona generosa, Ida, che gestisce una delle case famiglia della comunità Papa Giovanni XXIII. Tra i suoi ospiti fissi ci sono due ragazze molto problematiche e non autosufficienti e lei manda avanti spesso da sola la casa. Quando andai a farle visita le dissi, prima di venire via: "certo che ci vuole davvero un grosso coraggio e una grossa forza di volontà per fare quello che fai". E lei mi rispose più o meno così, sorridendo: "no; ci sono momenti difficili, certo, ma in fondo tutto quello che desideriamo è fare del bene e questo dà felicità". Io sono ancora lontano dal sentire questo, forse perché ancora non mi sono buttato: lei lo ha imparato per esperienza.
Ricordando poi la giornata di oggi, commemorazione dei defunti, il parroco rifletteva sulla morte, sul senso di tristezza e timore che questa presenza ci da. Ma alla luce del Vangelo e della resurrezione di Cristo noi sappiamo che la morte non è la parola definitiva, la conclusione della vita: la vita qui è un pellegrinaggio nel quale siamo chiamati a lasciarci guidare dalla carità, nella speranza della vita nuova in Cristo. Già, come diceva il Vangelo di oggi, siamo chiamati ad abbracciare la carità, a vivere nell'amore per gli altri, guidati dalla fede che supporta e sostiene la speranza. Sospiro nell'assaporare la dolcezza dell'abbandono alla carità: quale gioia più grande può esserci dell'amore gratuito?
Siamo qua, dobbiamo scegliere a cosa dedicare la nostra vita terrena: a noi stessi, rincorrendo una felicità personale ed egoistica (ma sarà poi felicità per davvero?), o agli altri, amando senza chiedere nulla e ricevendo così una gioia piena e perfetta?

4 commenti:

mafalda ha detto...

eh, borisse, sulla dolcezza della carità, sul darsi e ricevere gratuitamente, sull'egoistico senso degli amori terreni, tutti più superficiali di quello perfetto di Dio...quante cose su cui riflettere. grazie di questo tuo pensiero che non fa altro che confermarmi quanto vali e quando varrà la pena condividere grandi progetti insieme. a mercoledì.

Anonimo ha detto...

Auguri di un Santo Natale amici toscani! E che il Natale dia speranza a tutti i progetti di bene che avete in cuore...

Andrea

Gigio ha detto...

Passavo di qui per caso,...
un pò nuovo di questo mondo dei blogger, faccio qualche giretto, e son arrivato qui,....
un bel pensiero questo che leggo,...
E' davvero importante scegliere i nostri percorsi,....
spero di essere sulla buona strada,...
un saluto A presto Kalos

Unknown ha detto...

Grazie caro amico del tuo commento!
Fa sempre piacere vedere che qualcuno approda al blog e ne apprezza i contenuti. Se ti va di conoscerci meglio scrivici! Per il resto, in bocca al lupo per il tuo cammino: che sia sempre illuminato, come lo sia quello di tutti noi, dalla luce del Signore della pace!
A presto!
Simone