lunedì 28 aprile 2008

20 domande e 20 risposte di Madre Teresa di Calcutta

Ci sono state nel mondo, e ci sono tutt'ora, figure che sono come fari nella nebbia: il loro esempio ha il potere di fare breccia nella foschia nella quale viviamo (spesso senza accorgercene) come una luce che indica una via. Una di queste figure, per quanto mi riguarda, è senza dubbio Madre Teresa di Calcutta.
Proprio stasera, rientrando a casa, ho trovato un foglietto che hanno riportato i miei genitori di ritorno da Lourdes: sul davanti c'è la mappa del luogo, sul restro questo pensiero di Madre Teresa, dal titolo "20 domande e 20 risposte". Lo riporto senza commentare, credo che ogni parola da parte mia sarebbe inutile.

Il giorno più bello? Oggi.
L'ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L'errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L'egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
La felicità più grande? Essere utile agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
L'accoglienza migliore? Il sorriso.
La medicina migliore? L'ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
La cosa più bella al mondo? L'amore.
Madre Teresa

lunedì 7 aprile 2008

Come lo vedo io...

Rieccomi qua dopo un bel po' di pausa! Non sono stato completamente ad oziare, co mancherebbe! Anzi, ho un bagaglio di esperienze in più, anche non pertinenti all'argomento... ma non è questo il momento e il luogo per parlare di questo. Piuttosto vediamo di iniziare a buttar giù un po' di idee! :-)

Allora, prima di tutto le idee-guida. La parola d'ordine vorrei fosse "Aperto". Aperto alle persone, aperto alle diversità di opinione, aperto al dialogo (quello vero, non di facciata), al confronto, anche tra culture diverse e posizioni di fede diverse. Vorrei che sulla porta ci fosse un'iscrizione che recita più o meno così:
"Varcando questa soglia ti chiediamo di lasciare le tue chiusure, i tuoi pregiudizi, le tue verità assolute fuori: fai spazio, dentro di te, all'altro".
Beh, certo, tutto si può migliorare, l'ho scritta di getto adesso quindi non è venuta benissimo... ;-)

Questo vuol dire che la casa dovrebbe essere aperta a chi vuol entrare, a chi cerca qualcosa che fuori non trova. Certo la base è e resta il Vangelo, il credo cristiano: è una base insindacabile. Ma l'accoglienza si estende a tutti, specie a chi vorrà compiere un percorso di crescita interiore o a chi si troverà in un momento di difficoltà (ragazze madri? bambini in affidamento?). Certo qualche regola per accettare o meno altri fratelli in pianta stabile ci dovrà essere, immagino... per questo ci serve qualche guida più esperta di noi (carissimi sacerdoti, frati, religiosi, fatevi avanti!!!).

Vorrei poi che la casa e le persone che vi abiteranno fossero la base per chi vive nelle vicinanze (e non). Quindi vorrei che si potessero organizzare momenti di riflessione comune, invitando varie personalità in ambito religioso o sociale, che venissero organizzati dopo-scuola o spazi ricreativi, spazi dedicati alle catechesi (ragazzi e adulti), spazi per bambini e anziani, laboratori creativi e chi più ne ha più ne metta!

Quindi, come dovrebbe essere la casa? Dovrebbe essere grande! Ci si dovranno ricavare diverse camere (per chi ci vivrà e per chi vorrà essere ospite per un po'), avere qualche grande stanza da usare come spazio comune (la cucina, anche per ritrovi ecc..., uno studio/biblioteca, un salone), ovviamente più di un bagno, e soprattutto un po' di spazi da dedicare alle attività suddette: almeno un paio di grandi stanze (o un attico) da dedicare al laboratorio creativo e alle attività per ragazzi o anziani o tutti e due! E poi ci vorrà un po' di spazio all'aperto: vorremmo che ci fossero degli animali (qualche gallina per le uova, una cane, tanti gatti...), un orto (utile anche per le attività di ospiti anziani o che vogliano rendersi utili in qualche modo), uno spazio per i bambini (anche con problemi di handicap). Il luogo dovrebbe quindi essere non proprio in città ma neanche troppo fuori: deve essere facilmente raggiungibile per poter essere fruito da più persone possibile.

Beh, che ne dite? Potrebbe venir fuori qualcosa di buono, eh? Rinnovo quindi l'appello a chi legge: ci serve un luogo!!! Anche una grande canonica disabitata andrebbe benissimo (c'è nessuno della curia? qui ci sono dei ragazzi volenterosi, sfruttateli!!). Ovviamente accettiamo anche donazioni! ;-)

Adesso lascio spazio agli altri, riscriverò presto. E ovviamente rinnoverò l'appello ogni volta... Un abbraccio a tutti e un augurio di vivere nella serenità e nella pace!

Simone