lunedì 29 settembre 2008

Visita alla comunità "Il mulino" a Vicchio di Mugello

Approfittando della bella giornata e della disponibilità di tutti e tre, sabato scorso siamo stati a fare una visita alla comunità "Il mulino", nella località Casole a Vicchio del Mugello (ne avevo già accennato in un precedente blog, ci trovate anche il link al loro sito). A chi passa da quelle parti consiglio vivamente una visita alla casa: noi siamo stati accolti con grande gentilezza, nonostante il momento inopportuno che abbiamo scelto per la visita (la vigilia della festa per gli amici della comunità! erano tutti a preparare giardino, casa, pranzo...!!).
Si tratta di una bellissima realtà, nata con l'impegno (davvero grosso, anche economico) di un gruppo di persone che, alla fine degli anni '70, sentirono la spinta a seguire più fedelmente lo stile di vita delle prime comunità cristiane, come si legge negli Atti degli apostoli. Guidati dal loro catechista decisero di mettersi in gioco sul serio: acquistarono un vecchio casolare, oggi davvero splendido, nel Mugello fiorentino, iniziarono a passarci fine settimana che diventarono di volta in volta sempre più lunghi fino al completo traferimento, con l'intenzione di condividere tempo e spazi in modo completo. Questo ha dato inizio ad una realtà che oggi vanta un gran numero di benefattori e amici, che nel tempo si è aperta all'accoglienza di esterni (specialmente persone autosufficienti ma in temporanea difficoltà), all'affidamento di bambini, all'organizzazione e animazione di eventi legati alle parrocchie locali e al comune.
Ci hanno raccontato come questa loro scelta abbia dato loro momenti di difficoltà, superati grazie all'intervento di guide spirituali (adesso sono seguiti da un padre Gesuita) ma anche momenti di grande ricchezza interiore, tale da dover essere condivisa con persone esterne in difficoltà come i bambini in affidamento (questo mi sembra proprio la realizzazione pratica delle parole di Cristo alla samaritana nel Vangelo di Giovanni: "chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna"). Ci hanno parlato dei momenti di condivisione e di riflessione sulla parola, guida costante della loro vita, dell'imporanza di condividere il più possibile, anche come tempo passato insieme nel lavoro e nelle attività della giornata.
Recentemente si sono costituiti come associazione, sia per poter accedere a finanziamenti su progetto, sia per garantire una continuità a quello che hanno costruito in tanti anni.
Personalmente sono stato molto felice di questa visita, perché ciò che ha guidato loro è quello che guida anche me: la spinta a veder realizzato quell'ideale di unità e fratellanza che caratterizzava le prime comuità cristiane, nella condivisione delle sostanze e nell'ascolto della Parola. Insomma, del mulino parleremo ancora: torneremo sicuramente a trovarli, magari in momenti più opportuni. E davvero speriamo che possano continuare ancora per molto tempo a portare molto, molto frutto!

martedì 23 settembre 2008

Il primo post della Franci ;-)

Devo ammettere che la mia pigrizia non conosce confini, ci ho messo dei mesi prima di decidermi a scrivere qualcosa sul blog, e sì che il progetto di vita comunitaria mi preme, eccome! Poi la scorsa domenica sono andata dalle clarisse di Sant'Agnese, a Firenze, e ho trascorso con loro una giornata di riflessione, ed è qui che ho riscoperto che scrivere mi aiuta a sviscerare le emozioni. La verità è che sono ARRABBIATA e INDIGNATA! Se mi guardo intorno non mi piace quello che vedo, un Italia dormiente e lamentosa, individualista ed egoista, ma soprattutto INFELICE e perseverante nelle abitudini che questa infelicità alimentano! Badiamo bene, non che mi reputi migliore, ma ultimamente sento crescere in me un fuoco nuovo, la necessità di FARE, perchè questa inerzia mi fa morire dentro, mi trascina in un circolo vizioso di tristezza che cerco di tamponare con mille cose ed espedienti, per poi scoprire che tutto ciò mi da il sollievo di un attimo e subito dopo devo cercare altro che mi nutra. QUESTO NON E' VIVERE, è trascinarsi nel nulla, aspettando il traguardo che nessuno di noi può mancare. C'è solo un problema: SIAMO MORTI ANCORA PRIMA DI MORIRE. E allora SVEGLIA! Ognuno di noi può creare una "piccola" rivoluzione di amore! Quante volte abbiamo pensato di fare cose che poi non abbiamo portato a compimento e che potevano essere motivo di vita per noi stessi e per gli altri? Ci siamo fermati prima. PERCHE'? Per il giudizio altrui, perchè tutto sommato avevamo altro di "più urgente" da fare! Ed ecco che valanghe di idee meravigliose sono rimaste in un cassetto e non hanno dato i frutti che potevano. Usciamo, VI SUPPLICO, da questo stato ipnotico che non ci permette di dare. Facciamoci violenza per realizzare quella nostra piccola, grande idea che potrebbe cambiare il corso delle cose, non taciamo più, non chiudiamo più gli occhi di fronte a un'ingiustizia perchè non siamo noi a subirla. Ci vuole CORAGGIO per cambiare, ed il rischio e la fatica indubbiamente esistono, ma davvero vogliamo continuare a trascinarci, camminando su una strada parallela alla via che Dio ha scelto per noi? Cristo è morto perchè risorgessimo e allora RISORGIAMO! RISORGIAMO! E amiamo.. perchè siamo amati, anche se spesso non lo crediamo. Scrivere mi rapisce, e magari domani rileggendo questo post penserò che sono una folle, ma va bene così, è il momento di giocarsi, a costo del ridicolo, a costo della paura di cambiare.